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G.P. La Guglia e 4 Run Sport alla "36^ Montefortiana "

TRatto da SassuoloOggi

Autore: Giuliana Camurani

Trasferta Veronese domenica 23 gennaio, per i podisti della Guglia, ad una corsa che ormai è negli annali per i suoi numeri da record. I percorsi si snodavano sulle colline del Soave a Monteforte d'Alpone il 1° di Km 9, il secondo Km 14, Competitivo Km 21,100 e per i più resistenti Km 28. Gli iscritti sono stati 20.000, di cui 3.000 podisti, 250 militari del "85° Rav di Montorio" e numerosi Gruppi AVIS di varie regioni e province alcuni dei quali contavano circa 500 presenze. In Piazza Silvio Venturi, colazione per tutti a cura dei cacciatori Montefortiani con migliaia di fette di pane e marmellata, 3 quintali di cioccolata calda, 3 quintali di the, panettone, pane e pan biscotto. I numerosissimi ristori lungo i percorsi, gestiti in gran parte dagli Alpini, avevano come cornice oltre agli splendidi vigneti, griglie roventi su cui sfrigolavano centinaia di chili di salsiccia contornata da polenta, quintali di cotechini serviti su fette di pane, uova sode e per scaldarsi ulteriormente enormi tegami dove veniva preparato dell' ottimo vin brulé. A fine corsa mega abbuffata con 19 quintali di tortellini. Da ricordare che il 1° Novembre 2010 in questa porzione di Veneto l'alluvione colpì duramente, anche se ad oggi ben poche sono le tracce visibili di quel disasastro. Lo ricordano soprattutto le numerose foto esposte nei locali pubblici e i cartelli di ringraziamento per tutti i volontari che diedero il loro contributo nei momenti dell'emergenza. Lodevole anche un'autotassazzione da parte di tutti gli iscritti, per raccogliere fondi a favore dei paesi alluvionati. Anche questo è lo sport e questa solidarietà è la vittoria più bella. Nel pomeriggio si è disputata la gara regina, dove La Guglia ha visto difendersi degnamente alcuni suoi Top Runner tra cui Mara Fornasari. La vittoria come spesso in queste competizioni accade è andata agli africani e le premiazioni sono state fatte dal campione olimpico Stefano Baldini. Ma questa è un'altra storia.